E’ arrivato un altro compleanno e che fai non parti ?
Pochi giorni, pochi soldi e restiamo in Italia . Decidiamo per Trieste e dintorni , è tanto che ne parliamo quindi ok si parte ✈: volo e noleggio auto si gira per il Friuli Venezia Giulia
Pur se Maggio il tempo non è a nostro favore, non fa freddo ma piove ☔
Abbiamo dormito una notte a Trieste e due notti a Porto piccolo Sistiana.
Dopo aver esplorato le suggestive vie e i palazzi storici di Trieste, vale la pena volgere lo sguardo ai suoi dintorni, dove si cela un mondo tutto da scoprire. Le terre intorno alla città raccontano storie di natura incontaminata, di villaggi pittoreschi e di antiche tradizioni che meritano di essere vissute.
Dal fascino delle città fino alla serenità delle coste più tranquille e ai borghi che sembrano sospesi nel tempo, ogni tappa offre un’esperienza unica. Un viaggio nei dintorni di Trieste non è solo un’estensione dell’itinerario, ma una vera e propria immersione in un territorio ricco di contrasti e di bellezza discreta.
Preparati a scoprire un mosaico di luoghi che spaziano tra il mare e le colline, in un viaggio che promette non solo panorami da cartolina, ma anche emozioni autentiche, fatte di sapori locali, tradizioni secolari e atmosfere intime. E chissà, potresti trovare proprio nei dintorni di Trieste il lato più sorprendente di questa parte d’Italia.
Vi porto in tour:
Trieste
Trieste, città di confine dal fascino complesso, non sempre lascia un’impressione luminosa, soprattutto quando il cielo si tinge di grigio e la pioggia sembra raccontare storie malinconiche.
Situata tra il mare Adriatico e le colline carsiche, è un crocevia di culture e influenze. È difficile apprezzare appieno i suoi contrasti in una giornata piovosa, quando il suo celebre mare non scintilla e le sue piazze sembrano meno accoglienti. Tuttavia, è proprio in queste giornate grigie che si può cogliere il suo carattere più intimo, quasi contemplativo.
Passeggiare per Piazza Unità d’Italia sotto la pioggia può rivelare un’atmosfera diversa, quasi cinematografica, dove l’architettura austro-ungarica si staglia contro il cielo plumbeo. E che dire dei caffè storici, luoghi di rifugio e riflessione, dove letterati come James Joyce e Italo Svevo trovavano ispirazione? Un’opportunità per vivere la città come un racconto, più che come una destinazione turistica.
Certo, Trieste non è una città che cerca di piacere a tutti; va esplorata con pazienza e con la consapevolezza che il suo fascino risiede nei dettagli, nei suoi tempi lenti e nelle sue ombre, non solo nel sole che accarezza le sue rive. E a volte, anche il disagio di una giornata grigia può diventare parte di un ricordo singolare, di una riflessione personale sul viaggio e sul nostro modo di percepire i luoghi.
Curiosità: sapevi che ci sono statue sparse per la città ? Esse riflettono la sua ricca storia culturale e letteraria . Molte di esse celebrano figure iconiche legate a Trieste, come scrittori e poeti, per sottolineare il ruolo della città come crocevia di culture e idee. Ad esempio, le statue di James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba non solo onorano questi grandi autori, ma invitano anche i visitatori a esplorare il legame tra Trieste e la letteratura. Noi ci siamo divertiti a cercarle e fotografarle 😊
Ah, e poi non perdere il Castello di San Giusto! È come il custode silenzioso di Trieste, che veglia sulla città dall’alto del colle di San Giusto. Questo castello, costruito tra il XV e il XVII secolo, è un mix di storia, fascino e un pizzico di mistero. Immagina una fortezza triangolare con bastioni che sembrano dire: “Non provate a sfidarci!” All’interno, troverai il Civico Museo del Castello, che ospita una collezione di armi antiche e il famoso Lapidario Tergestino, con reperti romani che raccontano storie di un passato lontano. E poi c’è il Cortile delle Milizie, perfetto per sentirsi un po’ come un cavaliere medievale in cerca di avventure. Ma la vera chicca? I camminamenti del castello offrono una vista mozzafiato su Trieste, il golfo e il Carso. È il posto ideale per scattare foto da cartolina o semplicemente per godersi un momento di pace con il vento che ti accarezza il viso. Se il castello potesse parlare, probabilmente avrebbe un sacco di aneddoti da raccontare, dai tempi degli Asburgo alle serate estive con eventi culturali. È un luogo che unisce passato e presente in modo unico.
Risiera di San Sabba
Trieste cela tra le sue vie un luogo che non è solo memoria, ma anche monito per il futuro: la Risiera di San Sabba. Visitare questo sito storico è un’esperienza che tocca il cuore e arricchisce l’anima, offrendo un viaggio nella storia che non può essere dimenticato.
Costruita all’inizio del Novecento come stabilimento per la lavorazione del riso, la Risiera di San Sabba divenne tristemente famosa durante l’occupazione nazista della città, tra il 1943 e il 1945. Fu trasformata in un campo di detenzione, transito e sterminio. È l’unico campo in Italia con un forno crematorio, utilizzato per eliminare i corpi delle vittime, rendendo la Risiera un luogo unico nel suo tragico genere.
Oggi, la Risiera di San Sabba è stata trasformata in un museo e monumento nazionale. Passeggiare tra i suoi spazi silenziosi è un’esperienza che invita alla riflessione. Le celle anguste, il cortile interno e il memoriale trasmettono un messaggio potente: ricordare è un dovere, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
La Risiera di San Sabba è un luogo che supera il concetto di turismo. È un’esperienza educativa ed emotiva che arricchisce chiunque vi entri. Offre non solo uno spaccato storico della Seconda Guerra Mondiale, ma anche un’opportunità per riflettere sui valori di libertà, dignità e umanità.
Non vi carico foto , vi invito ad andarci 🖤
Castello Miramare
Ci sono luoghi che sembrano usciti direttamente dalle pagine di un romanzo e poi c’è il Castello di Miramare. Quando ci arrivi, ti accorgi subito che non è uno di quei posti che si prendono troppo sul serio…diciamocelo, un castello costruito praticamente sulle onde del mare sa bene di essere fotogenico !
Mi ha accolto così, con un’aria da protagonista di un film romantico.💓
Appena varcato l’ingresso, mi sono ritrovata in un giardino che sembra essersi messo d’accordo col mare per stupirti. Palme che non ti aspetti, panchine che sembrano messe lì apposta per contemplare l’orizzonte e dire cose profonde come “che pace” (anche se dentro sto pensando: “E qui dove fanno il caffè?”).
Il castello, con la sua facciata candida, sembra gridarti: “Vieni, entra! Qui la vita è migliore!” E una volta dentro, sei catturato dal mix di lusso e intimità. È come entrare nella casa di qualcuno di incredibilmente elegante, ma che allo stesso tempo ama le coperte morbide e i libri con le pagine consunte.
Ho immaginato Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio, i proprietari originali, intenti a sorseggiare tè in stanze con vista sul mare mentre discutono dei grandi piani imperiali. O forse di quale pianta mettere nel giardino.
La vista dal terrazzo è mozzafiato ed è impossibile non restare incantati dal panorama: il mare infinito, il Golfo di Trieste, e tu che cerchi di scattare la foto perfetta senza che i capelli ti finiscano in faccia (spoiler: missione fallita quindi non ve la pubblico 🤣).
Alla fine della visita, mentre mi dirigevo verso l’uscita, ho capito che Miramare non è solo un castello: è un’esperienza, una favola un po’ teatrale, con il mare come protagonista e il vento come colonna sonora. È un luogo che ti lascia addosso quella sensazione di essere stato per un attimo parte di qualcosa di speciale e ti fa venire voglia di tornare… magari con un po’ più di sole!
Aquileia
Sembra uscita da un libro di storia, ad Aquileia la storia non solo prende vita, ma ti fa venire voglia di sederti e chiederle: “Ma com’era davvero qui ai tempi dell’Impero Romano?” Sì, perché visitare Aquileia è un’esperienza che ti catapulta indietro di secoli, senza rinunciare al fascino di un’avventura moderna.
Appena arrivi, capisci subito che stai per immergerti in qualcosa di speciale… un viaggio nel passato !
Le rovine romane qui non sono solo antiche pietre sparse qua e là; sono testimonianze vive di una città che un tempo era una delle più importanti dell’Impero. Camminando tra i resti del foro, delle colonne e della strada romana, mi sono trovata a immaginare mercanti, legionari e cittadini intenti nelle loro faccende quotidiane. E sì, anche io ho cercato il modo di camminare esattamente sopra le antiche pietre (perché, ammettiamolo, c’è qualcosa di magico nel pensare di calpestare lo stesso terreno che calcarono i Romani nonostante io abitando a Roma sono abituata).
E poi, ovviamente, c’è la Basilica Patriarcale, il vero cuore di Aquileia. Quando sono entrata e ho visto quei mosaici meravigliosi, sono rimasta senza parole. Non perché non ci fossero cose da dire, ma perché, davvero, come si descrive con giustizia un capolavoro del genere? Ogni tessera sembra raccontare una storia, ogni dettaglio è un frammento di un passato che si svela davanti ai tuoi occhi. E mentre cammini sopra i mosaici (grazie alle passerelle sospese!), non puoi fare a meno di sentirti parte di qualcosa di molto più grande.
Grado
Un piccolo gioiello incastonato tra il mare Adriatico e la laguna, conosciuto anche come “l’Isola del Sole”. Questo posto è un mix perfetto di relax, storia e un pizzico di magia.
Passeggiando per il suo centro storico, con le sue calli strette e le piazzette che sembrano uscite da una cartolina, scopri la Basilica di Sant’Eufemia, con i suoi mosaici che brillano come stelle. E poi c’è il porto, dove le barche ondeggiano dolcemente e i pescatori ti salutano con un sorriso.
Una leggenda narra che i primi abitanti della laguna veneziana furono proprio gli abitanti di Aquileia che fuggendo da Attila (nel 452 d.c) si stabilirono a Grado e in un secondo momento nel resto delle isole lagunari, dalla cui unione nacque poi Venezia. 🤴
Essendo sempre brutto tempo , non abbiamo potuto godere appieno di questa città dove il mare fa da padrone e passeggiare sul lungomare è un must per i locali e non. Come vedrete le foto sul Lungomare Nazario Sauro ,chiamato anche la Diga dai gradesi uno dei punti panoramici più belli di tutta Grado,le abbiamo fatte con l’ombrello
Ho amato passeggiare su Via Gradenigo, un’elegante strada pedonale dove fermarsi per un caffè , fare shopping ma soprattutto ammirare le case che sembrano veramente “sfilare” per la loro bellezza e diversità , con angoli e piazzette caratteristiche