Ho visto Hong Kong la prima volta nel 1997 , quando entrò a far parte della Cina come regione amministrativa speciale staccandosi dalla Gran Bretagna . Non ebbi una bella impressione: grattacieli fitti di appartamenti , non molto pulita , troppa gente e nulla di interessante da vedere .

Ci sono tornata nel 2017, dopo vent’anni…beh….non ho cambiato idea 🤔
I grattacieli ovviamente sono sempre li , pieni di mini balconi ( non oso immaginare l’interno degli appartamenti e le vertigini se provi ad affacciarti).
Una miriade di gente che cammina per le strade , ovviamente tutti in fila , ordinati, attraversano sulle strisce e ligi ai semafori….respirando un’aria piena di smog e odori forti.
Se esci dalle rinomate vie dello shopping , è come se attraversassi il confine tra il lusso e la povertà , tra i luccichii e la sporcizia . Il tutto in sicurezza certamente , una città cosmopolita dove non hai problemi ad uscire la sera o da soli e dove l’inglese ovviamente è parlato da tutti.
L’isola è collegata principalmente da imbarcazioni a due piani che attraversano la baia collegando Tsim Sha Tsui (Kowloon ) a Hong Kong.
Cosa vedere dunque :
- Victoria Peak: la montagna più alta della città, circa 500 mt (praticamente come i castelli romani 😂 ) comodamente raggiungibile con un trenino . Arrivati in cima , beh che non li trovi ben due centri commerciali ? La vista della baia merita di arrivarci , in particolar modo dalla Terrazza 428. Al tramonto , se riesci a trovarti li in una giornata con poca foschia , porterai a casa delle belle foto.
- Repulse Bay. Il periodo in cui sono stata non mi ha permesso di vivere il mare e la spiaggia (non so come sia ma so che la gente locale ci passa l’estate) ma qui c’è anche un piccolo luogo di culto . A mio parere decisamente kitsch , ditemi voi dalle foto. Nel rispettare comunque la loro tradizione e il loro modo di essere , sono entrata in questo piccolo tempio sul lato orientale della baia . Ci si trova davanti a due divinità taoiste chiamate Tin Hau e Kwun Yum, venerate da molti Cinesi . Non è certo una delle cose per cui vale il viaggio ma ci si può fare un’idea della loro cultura.
- Fate un giro sul tram a due piani , se sedete sopra avrete modo di fare fotografie migliori . Percorre la parte settentrionale della città da Est a Ovest e viceversa. Ha un ritmo lento , quindi fatelo se avete tempo. Io sono stata invitata ad un piccolo party privato, bollicine e risate non sono mancate, e decisamente un modo per vedere un aspetto diverso dell’isola.
- Baia di Aberdeen . A sud dell’isola , in contrasto ai grattacieli e alla vita frenetica , c’è un villaggio di pescatori dove le famiglie vivono nelle case galleggianti . E’ possibile fare un giro in barca e vedere da vicino queste boat people e fare anche acquisti . La sera , tutte le lucine, rendono la baia un posto magico e quasi surreale . Fino a prima della pandemia qui c’era il Jumbo Floating resturant , uno storico ristorante a più piani con diverse cucine e anche con differenti fasce di prezzo ,che ricordava un palazzo reale cinese. Parlo ormai al passato , perché non ha resistito alla crisi del post 2020 e i titolari hanno deciso di spostarlo. Durante il percorso sembra però che si sia capovolto subendo notevoli danni .. chissà se la sua storia potrà riprendere in un’altra parte del mondo ! 🤷♀️
Vi lascio qualche scatto di Hong Kong , antica e moderna, confusionaria e ordinata , ricca e povera , dove le impalcature sono fatte con le canne di bambù e di contro i tantissimi grattacieli la sera si illuminano di tanti colori che cambiano a tempo di musica Non credo di tornarci ancora anche se … mai dire mai 😉
PS: non dimenticare di mangiare i Dim Sum , i loro ravioli cotti al vapore e ripieni di carne, verdura o pesce , serviti in un cestino di bambù…ecco forse ho trovato qualcosa per cui vale il viaggio 🥰